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A”REGIORGIO!

22 Apr

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A”REGIORGIO!

Uno spettacolo desolante per l’inconcludenza del Partito Democratico, che democraticamente (si fa per dire) ha disfatto se stesso e fatto perdere all’Italia e a noi cittadini ben due mesi di tempo.

Le faide interne al PD pro e contro Berlusconi, perché è questo di cui, si tratta, hanno bruciato sia i loro stessi candidati Marini e Prodi che l’unità del partito in un momento dove il buon senso dovrebbe lasciare spazio alle cose da fare, abbandonando le faide, le contrapposizioni ideologiche, ma sopratutto l’astio se non l’odio verso un solo uomo, Berlusconi.

Volenti o nolenti Berlusconi, rappresenta la maggioranza della parte moderata del Paese, ai quali solo i voti sottratti dalla coalizione di Mario Monti e la famosa discesa in campo di Giannino, hanno impedito una vittoria certa alle elezioni.

Se il Pd non abbandonerà questa pregiudiziale, diventerà impossibile fare un nuovo Governo, che deve essere un Governo forte e che duri il tempo per riparare i danni gravi del Paese.

Nemmeno il nostro amatissimo Presidente Giorgio Napolitano, Re Giorgio per molti, che nonostante la sua età e dopo le suppliche dei partiti ha accettato di essere rieletto, a condizioni che oggi sapremo, direttamente dalla sua voce,potrebbe riuscire a risolvere l’impasse.

Pensare che le teste dure del PD imbevute d’ideologia e dall’odio che le ottunde, possano pur di fronte alla situazione difficile di emergenza, cambiare registro con gesti di buon senso e d’intelligenza, rimangano una speranza e qualcosa d’illusorio.

Basta vedere le prime reazioni di alcuni esponenti anche di spicco del partito, che invece di stare in silenzio e riflettere sul caos, hanno già incominciato a mettere i veti, ” no tu no” (Bindi contro Letta).

Possiamo solo sperare in una rifondazione del PD  fatto di uomini con idee più attuali e pragmatici.

Intanto siamo appesi all’intelligenza politica e al senso di responsabilità di Giorgio Napolitano, che è tornato:

A”REGIORGIO!

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LA NOMINA.

15 Mar

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Oggi inizia la 17° Legislatura della Repubblica Italiana, all’insegna dell’incertezza. La nebbia è fitta.

 

L’economia Italiana continua nella sua discesa e nel peggioramento. E’ di oggi la notizia che 167 negozi al giorno chiudono, evidentemente per mancanza di clienti, che non hanno più soldi in tasca per fare spese al di fuori di quelle essenziali e alle volte neanche quelle.

 

Intanto Bersani, capo del PD per aver vinto le “Primarie”,che da vent’anni aspetta di sedersi sulla poltrona di Premier, si incaponisce nel perseguire il suo obiettivo, rincorrendo il M5S, nonostante le innumerevoli porte in faccia ricevute da Grillo, come se la sua faccia e quella del PD fossero di legno.

 

Mentre la tenacia si ascrive alle qualità positive , incaponirsi non è proprio un segno d’intelligenza(dal latino intelligere).

 

Bersani insiste nel rifiuto di accettare la chiara disponibilità a discutere di programmi e governo del paese con PDL e Scelta civica, e continua nel suo progetto, con il solo obiettivo ormai evidente di far fuori in un modo o nell’altro Berlusconi  ed escludere chi lo ha votato.

 

Il PD dopo aver criticato il “Porcellum” oggi ne fa uso, e afferma orgoglioso di avere la maggioranza assoluta alla Camera, senza che un solo accenno sia dato al fatto così evidente dalla stampa di sinistra e accoliti.

 

Secondo le notizie circolanti il PD voterà scheda bianca, per prendere tempo e continuare nel suo tentativo di riuscire in un modo o nell’altro a convincere i Grillini ad appoggiare il PD.

 

Bersani sembra essere alla fine del suo tentativo, che realizza a occhi bendati, offuscati dall’astio che prova nei confronti degli avversari politici , in primis nei confronti di Berlusconi che ancora una volta è lì a rompere le uova nel suo paniere.

 

Io la situazione la vedo così: Bersani  che a occhi bendati,tasta il viso di anonimi personaggi, nel tentativo di scelta di chi lo potrà aiutare mentre il vulcano Italia comincia ad eruttare su un cielo denso di nubi.

 

LA ZAMPATA. (E ADESSO?)

25 Feb

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LA ZAMPATA. (E ADESSO?)

 

Sto ascoltando ormai dal primo pomeriggio le varie trasmissioni televisive,una rappresentazione già vista., che si ripete per la terza volta, a danno delle sinistre.

 

Oggi con ancora le elezioni in corso ho pubblicato su face book una “previsione” fatta in base alle sensazioni personali e all’esperienza che viene dalle tante primavere passate sulle spalle. PDL e alleati 34,5 PD e alleati 32,5 Movimento cinque stelle 15, monti 9,4, Rivoluzione Civile 2 il resto agli altri..

 

Avevo dato il centro destra, PDL e alleati come vincitore con due punti sulla coalizione del PD,la gioiosa macchina da guerra ben nota. Dalle proiezioni che man mano arrivano ci stiamo avvicinando alle mie previsioni e chissà, magari saranno proprio centrate.

 

In ogni caso la sinistra che prima delle elezioni si credeva sicura vincitrice e considerava il PDL ma soprattutto Berlusconi politicamente morto, hanno avuto la sorpresa di vedere le loro convinzioni, prima messe in dubbio e poi quasi cancellate.

 

 L’unico dato che proprio ho mancato è quello del Movimento cinque stelle che se tutto fosse confermato arriverà a superare il 25%. Molti lo considerano un fatto negativo ma io credo abbia le sue positività, e nemmeno poche.

 

 Avevo del resto, già commentato e scritto negli articoli precedenti del mio blog sul fenomeno, Grillini, Movimento cinque stelle”Tra il dire e il fare…. “Tsunami tour” del 22 c.m. 

 

Dobbiamo considerare che se gli eletti del movimento cinque stelle, dovessero fare fede a ciò che hanno detto e che hanno nel loro programma, sulla questione IMU, per esempio, dovrebbero votare per il suo annullamento, e in questo in perfetto accordo con il Centrodestra e ciò che Berlusconi ha promesso di fare.

 

In altre parole mi pare che il Movimento cinque stelle voterà sì per tutte quelle leggi o iniziative che sono d’accordo con le loro idee,e di idee di rinnovamento che vanno nel senso giusto ne hanno molte.

 

Chi veramente prenderà una lezione, saranno i vari Fini e Casini e anche il nostro attuale premier Mario Monti, che faticherà ad arrivare al 10%(io l’ho avevo dato al 9,4).

 

Vedremo come finiranno.

 

Il Leone ha dato un’altra volta la sua zampata. E adesso?

 

 

 

PRIMARIE DI COALIZIONE DELLA SINISTRA:BERSANI HA VINTO, LA SINISTRA HA PERSO

3 Dic

 

La votazione di domenica due dicembre ha chiuso la kermesse delle primarie della coalizione di centro sinistra con la vittoria di Bersani, ora candidato premier alle prossime elezioni politiche.

Il fatto di non permettere di votare, a chi non aveva potuto votare al primo turno, (ne hanno accettati ottomila su centoventottomila che si erano iscritti on-line), già ha dato un messaggio negativo.

Una rigidità-convenienza dettata dalla paura, che i sostenitori di Renzi potessero ribaltare il risultato, e ciò nonostante il dichiarato appoggio di SEL di Vendola che aveva il quindici percento e che dichiarava di appoggiare Bersani.

Gli apparati e i vecchi sostenitori del PCI ora del PD hanno avuto altrettanta paura del nuovo così ben rappresentato dal giovane Matteo Renzi, e hanno preferito restare con ciò che conoscono, e col passato.

Pur avendo a disposizione un giovane leader con nuove idee, carismatico, chiaro nelle sue proposte, la sinistra non l’ha scelto, perdendo l’occasione per tagliare in modo netto col passato, quello delle contrapposizioni fine a se stesse, dell’ideologia comunista fallita ovunque e sopravissuta in Italia nonostante tutto ciò che si è visto e saputo nel mondo.

E’ così che chi è cresciuto all’ombra dell’ideologia comunista e che rappresenta lo zoccolo duro che ha sempre votato PCI in passato e ora PD, votando per il più Bersani, di fatto sta impedendo il rinnovamento.

Matteo Renzi rappresenta il quaranta percento di chi ha votato le primarie, e la percentuale sarebbe stata ancor maggiore se avessero permesso di votare liberamente, perché Renzi e le sue proposte sono piaciute anche a chi del PD non era.

Bersani comunque avrà un compito non facile, sia per la situazione economica generale, che non gli consentirà di fare quello che dice, ma soprattutto per la novità della proposta politica di Matteo Renzi, che influenzerà in modo consistente l’offerta politica futura del centrosinistra.

Bersani dovrà calibrare molto bene il suo programma perché, l’aumento dei consensi del PD secondo i recenti sondaggi di un buon trenta percento sui precedenti sondaggi, possa consolidarsi.

Un equilibrio da mantenere tra due posizioni opposte quella di Renzi e quella di Vendola, due anime che sembrano incompatibili a una prima analisi, ma che forzatamente dovrà essere trovato.

Il rischio di vedere scendere i consensi, recuperati quasi miracolosamente in poco tempo, proprio a causa della presenza del dibattito pubblico Renzi-Bersani, conclusasi come sappiamo, è reale e consistente, ed è anche per questo che è possibile dire che Bersani ha vinto e la sinistra italiana ha perso.

Saprà la destra, ora divisa, confusa, apparentemente senza idee e senza guida ritrovarsi? Dobbiamo sperarlo per il bene dell’Italia. Il Paese ha bisogno di essere governato e di formazioni politiche forti e sane.

Monti ha tracciato la strada adesso aspettiamo chi dovrà giocoforza seguirla.

 

ve la do io la politica

23 Nov

 

 

VE LA DO IO LA POLITICA!

Il nostro amato Presidente, Giorgio Napolitano, quasi alla fine del suo mandato ha cominciato a dire tutto ciò che pensa, quasi a imitare un suo illustre predecessore, il compianto Francesco Cossiga”il picconatore”.

Intervistato, mentre era in Francia in visita ufficiale, alla domanda ormai vetusta sul futuro di Mario Monti ha voluto chiarire che Monti senatore a vita, non può essere candidato alle prossime elezioni.

Se lo dice Napolitano che ha fior di consiglieri ci sarà del vero.

Come sempre il giorno dopo sono scoppiati nei”talk show” i commenti, i pro, i contro, i distinguo. il bla bla solito che ha stancato tutti e che è una delle  tante ragioni per cui la gente si sta allontanando dalla politica.

Si parla di politica, di antipolitica, viva la politica, abbasso la politica.

Ve la do io la politica, dice con i fatti il nostro Presidente, che sin da molto prima delle dimissioni di Berlusconi, ha condotto la sua azione “politica” in modo silente e intelligente.

Ha messo Monti a capo del Governo, l’ha blindato dagli attacchi dei politici di professione nominandolo senatore a vita e adesso se lo riserva per future azioni.

Viva il nostro Presidente!

 

 

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IL RIGORE NON BASTA!

30 Giu

IL RIGORE NON BASTA!

I fatti, sempre si prestano a interpretazioni e accostamenti che diventano significativi secondo il momento.

Il caso di ieri sera: la concomitanza di due episodi distanti nella loro specificità, ma molto interessanti per le analogie che danno motivo di commenti anche coloriti, la sfida tra le nazionali d’Italia e Germania alle semifinali degli europei di calcio 2012, e la riunione di Bruxelles dei Leader Europei al capezzale dell’Europa dei 27.

Il calcio: i nostri calciatori, dovevano cercare di battere la Germania, favorita da tutti gli osservatori, e molto considerata per il suo gioco di squadra la compattezza, la disciplina e il percorso fatto sino a quel momento nel campionato.

La politica: Mario Monti, il nostro primo ministro, doveva dimostrare che l’Italia poteva dire la sua e costringere Angela Merkel, a scendere dal suo trono, abbandonare la sua politica di rigore assoluto, gli atteggiamenti rigidi e intransigenti intesi alla difesa “fino all’ultimo” degli interessi specifici della Germania, per mantenere quei benefici importanti derivanti dall’introduzione dell’Euro.

L’Italia, ha vinto con due gol di Mario Balotelli, un ragazzo del Ghana, nato a Palermo, adottato dalla famiglia Balotelli, cittadino italiano quindi a tutti gli effetti.

Un nuovo italiano, di colore, che canta l’inno nazionale, si batte con una grinta assoluta e che con una fantasia e creatività tipiche caratteristiche italiane, costruisce la vittoria della nostra Nazionale, dedicando a sua madre adottiva la vittoria. Un abbraccio commovente sigilla questo momento d’intimità confermando altresì un’altra caratteristica molto italiana del rapporto madre-figlio.

I miracoli dell’Accettazione e dell’Amore.

Il rigore segnato negli ultimi momenti non è bastato alla Germania per accedere alle finali.

La sconfitta come uno stop al rigore teutonico.

La sorpresa e lo stupore che si leggevano sui volti dei tifosi Tedeschi, ammutoliti di fronte alla forza creativa degli italiani, sono stampati nella memoria di ognuno di noi, in particolare di chi poco credeva e crede nella nostra capacità di reazione.

Mario Monti, che alla fine di una lunghissima trattativa protrattasi sino alle quattro del mattino, riusciva nel suo intento di convincere Angela Merkel a decidere di accettare l’idea di un “firewall” a difesa dei paesi virtuosi attaccati dai mercati, tutto da vedere nei dettagli è vero ma espressivo del cambiamento di prospettiva e di direzione.

I due Mario hanno battuto, ognuno sul proprio campo, la pur forte Germania.

IL RIGORE, NON BASTA.

anche i crateri camminano, anzi si allargano e corrono.

16 Giu

Il nostro primo ministro Mario Monti, oggi ci ha detto che con i nostri sacrifici ci siamo allontanati dal cratere, ma succede che il cratere si sta allargando e ci rincorre.

Forse era meglio dire che se si pensa di riempire i buchi del disavanzo, con i soldi delle tasse e svuotando le tasche degli italiani, purtroppo non si arriverà da nessuna parte.

I crateri li facciamo noi che non siamo capaci di smettere di mantenere una pletora di lazzaroni, che già sono vissuti a sbafo per troppo tempo. RIDURRE LE SPESE E USARE LE RUSPE NON I BADILI.