Ieri sera a casa di Janete Rico A. mentre parlavamo delle prossime elezioni europee e quindi di politica, la conversazione si spostò all’improvviso, cosa di per sé naturale quando si dialoga con lei, sui comportamenti dei giovani, le loro abitudini buone e cattive e le idee sui possibili rimedi. S’interrompe e mi dice”domani sarà la festa della mamma, e vorrei farti vedere una cosa che ho scritto, proprio pensando a tutte le madri del mondo e ai loro figli” e mi mette nelle mani tre fogli d’agenda scritti a penna.
Incomincio a leggere il testo, ancora un poco sorpreso del brusco cambio d’argomento, ma allo stesso tempo molto interessato a sapere cosa aveva scritto Janete.
Le cose che scrive sono sempre interessanti come le centinaia di poesie che ha scritto e continuamente scrive di getto sui supporti più svariati,ovunque e poi cattura, nascondendole quasi, come un prezioso monile.
Mi ritrovo con una lettera che una madre ipotetica scrive in nome delle mamme di tutto il mondo, preoccupate e addolorate della sorte del proprio figlio.
Una lettera, accorata e struggente piena d’amore e di parole a sostegno della dura battaglia contro il “drago” del vizio, come scrive lei, che lo imprigiona.
Quasi si tocca il grande dolore della madre ma non c’é disperazione, e le parole che si susseguono sono di paziente attesa di speranza, e di sostegno.
“Perché non me la dai che la scrivo e la pubblico nel mio blog, e in altri social-media” “credo proprio che questa sia la più bella lettera che io abbia mai letto e adattissima a dare il significato vero della parola, mamma”.
Ecco a voi il testo integrale dello scritto la cui lettura, ne sono certo, susciterà emozioni e sentimenti in sintonia con il vero significato della festa di oggi, e cioè il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine alla nostra mamma e a tutte le madri del mondo.
Figlio,
ti aspetto lungo il tunnel che ti divora.
Prego nella speranza di riuscire a combattere il grande Drago che ti ha imprigionato, facendo svanire nel nulla ,la tua allegria di vivere la giovinezza.
Figlio,
anche se stanca di stare con te, in ogni momento che il pericolo si avvicina, sono ancora lì a chiedere a tutti i Santi di farti risvegliare dalla grande nebbia che ti possiede il cuore, facendoti dimenticare dei tuoi e viaggiare, come un ubriaco senza Patria…senza sorte ad aggrappare un’effimera illusione, in un costante cambio di direzione.
Una barca alla deriva nel mare in furia, fra momenti d’euforia e scivolate nella grande scarpata della depressione.
Figlio,
ti sento solo in mezzo alla folla con l’ombra della morte che ti accompagna nella notte per farti perdere il sole e l’amore di ogni alba, che ti doveva abbracciare, dandoti il dono della libertà ….la vita.
Figlio,
Ti aspetto con speranza di abbracciarti ancora sveglio.
Credo che tu debba sapere che soffro nel tuo calvario, e piango la tua assenza.
Ti amo
Ti aspetto
e….aspetto ancora
Credo, che ti verrà la forza, dentro, nel tuo grembo inconscio, che ti farà ritornare a noi, forte e bello, con tempo da vivere in pace con una bella famiglia.
Che Dio ti benedica e faccia crescere la fede nel tuo cuore,per avere finalmente la pace interiore.
JANETE RICO A.
Janete Rico A., molto conosciuta, anche come Janete Shire, è mamma di due figli e due figlie, tutti ormai maturi e in giro per il mondo con le rispettive famiglie a combattere le quotidiane battaglie della vita, e tre nipoti che si preparano per affrontarne di simili più avanti
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