Il circo mediatico del bla bla bla.
I giornalisti devono fare il loro mestiere, o almeno dovrebbero informare il pubblico sui fatti e sugli accadimenti in modo puntuale e preciso, senza però condire l’informazione di contenuti sfacciatamente o nascostamente politici.
La libertà d’informazione è una cosa molto rara ai nostri giorni.
La stragrande maggioranza dei giornalisti accasati, voglio dire quelli che lavorano in particolare per giornali schierati, passano un’informazione deformata e si limitano a trasmettere ciò che al giornale o al partito va bene.
I silenzi su altre notizie che potrebbero danneggiare la loro parte, sono innumerevoli, e per chi capisce di politica fragorosi.
Sarebbe utopico pensare di avere un’informazione neutra, ma c’è un limite a tutto.
I talk show sono l’esempio e la certificazione di ciò che stavo dicendo sopra.
Seguo giornalmente trasmissioni di talk show che registro quando non posso assistervi in diretta, ma che vedo poi e gioco forza analizzo.
I conduttori portano il discorso dove pare loro, anzi dove la direzione li obbliga a portarlo.
Ne esce così un’informazione drogata che assolutamente non consente al semplice cittadino che ascolta di capire le cose, come sono.
Ancora peggio il cittadino che non è preparato assorbe un ‘idea distorta che lo porta a conclusioni errate.
Come sempre è una questione di etica professionale e di morale; due aspetti dell’educazione di base che si acquisiscono sin dai primi anni, prima in famiglia e poi fuori nel mondo, nella società.
Quando Renzi dice che dobbiamo partire dalla scuola ha ragione, ma quale è la formazione di chi insegna.?
Per esperienza personale devo dire che nella scuola il livello della formazione è desolatamente basso e molto politicizzata.
I difetti dei giornalisti nostrani sono gli stessi di un numero consistente degli insegnanti.
Dalla mia finestra vedo la scuola elementare e vedo cosa fanno i maestri quando c’è la ricreazione, sono riuniti tra loro discutendo di tutto meno che della scuola e dei suoi problemi, mentre i bambini sono lasciati incustoditi.
Un lavoro come un altro.
Non parliamo poi delle manifestazioni nella scuola ,tutte politiche e sempre di un solo indirizzo, a sinistra.
L’educazione quindi è la responsabile dei nostri guai.
Il concetto di sinistra che siamo tutti uguali, quando invece non è vero, ha appiattito tutto.
la guerra al merito e il sentimento d’invidia che si genera verso chi emerge,sono i responsabili dello sport più in voga , quello di mettere il bastone tra le ruoteuna prova?
Renzi che almeno a parole prova a fare qualcosa che possa sbloccare lo status quo, non ha ancora cominciato che già cercano di minarlo e di boicottare, facendo il processo alle intenzioni o agitando dietrologia come il conflitto d’interessi presunto. Un fantasma agitato per confondere le idee.
Vietato cambiare lo status quo e la burocrazia .
Renzi non si è ancora sistemato in cima alla pianta nel nido di comando che già scuotono la pianta con l’idea di farlo cadere
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