BERSANI SALE AL COLLE.
Proprio in concomitanza con la Settimana Santa, Bersani ha percorso la sua Via Crucis, nel tentativo di fare un”Suo” Governo.
Si appresta a finire il suo tentativo con la Salita al Colle, che potrebbe per lui diventare il Golgota, lacero e contuso dalle palettate, calci nel fondoschiena e porte in faccia che il M5Stelle gli ha propinato.
La resistenza che dimostra è degna di un pugile professionista super incassatore, uno spettacolo penoso, che poteva risparmiarsi e risparmiarci.
Ciò che è ancora peggiore, e che tutto questo accade solo per la testardaggine e la malcelata ambizione di fare il Primo Ministro, e per la miope visione dei funzionari del suo partito e i rancori di chi l’ha votato.
Ancora questa mattina un rappresentante del PD, il senatore Marino, si è prodigato nel dire che col PDL non si può condividere un Governo a causa dei “disvalori” che i suoi rappresentanti esprimono, riferendosi senza nominarlo a Berlusconi.
Il PD con questo evidenzia un’altra delle incredibili caratteristiche della”sinistra” che non riesce vedere a un palmo dal suo naso accecata dall’invidia, e dalla volontà di vendetta “ad personam”, dimenticando i veri interessi dei cittadini italiani, che sono sacrificati per le beghe personali.
Il Presidente Napolitano intanto lo aspetta sul Colle con una domanda:
E ALLORA?
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