TSUNAMI TOUR
Beppe Grillo sta riempiendo (si fa per dire) le piazze di persone che lo vanno ad ascoltare, anche sfidando il freddo.
Lo spettacolo, perché di spettacolo si tratta, enuncia gran parte delle cose che la gente comune ha voglia di sentire, stanca com’è di una classe politica (salvo rare eccezioni di singoli personaggi) che ha perso il senso della realtà, come se vivesse in un altro mondo.
Un mondo senza ristrettezze economiche, il loro, ben diverso da quello che vivono le persone comuni che fanno sempre più fatica a sbarcare il lunario.
E’ così che migliaia di persone arrabbiate vanno in piazza e milioni d’italiani andranno a votare per il movimento cinque stelle, portando in parlamento una quantità di parlamentari scelti via internet, senza verifiche sulla loro preparazione e idoneità.
I sondaggi non sono pubblici, ma da quello che si mormora la sorpresa, sarà enorme, e ciò che sta per investire il mondo della politica italiana è un vero tsunami, che quando arriva non fa distinzione e non risparmia niente di quello che incontra sul suo cammino.
La classe politica, intanto, continua imperterrita nelle sue schermaglie televisive, a mostrare i limiti e le incapacità che sono alla base del successo del movimento cinque stelle.
Purtroppo per tutti noi, quando si troveranno di fronte al problema di trasformare il dire nel fare, anche gli eletti del movimento cinque stelle, si troveranno nella stessa condizione in cui si troverebbero giocatori di calcio che devono giocare una partita con le regole del rugby. Una partita impossibile.
Le innumerevoli leggi e le regole costruite nel corso degli anni, e basate su una costituzione di per sé vecchia se non rinnovate e adattate ai tempi, non consentiranno a nessuno di risolvere i problemi.
Avremo in più le macerie e i detriti, lasciati dallo tsunami.
Detriti che qualcun altro dovrà rimuovere.
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